sabato 25 ottobre 2008

UNA FIACCOLA NEL CUORE

Eccomi sul treno, per la settima volta alla stessa meta, Lourdes. Quando salgo sul tremo mi coglie la stessa sensazione, quella di essere già arrivata, perché la meta è già li, nei cuori della gente, che ha l’espressione di chi non vede l’ora di arrivare; pellegrini, ammalati e volontari, disposti a fare quasi trenta ore di viaggio per arrivare da Lei.
Tra i volti di chi già conosco e quelli di chi ancora deve diventare amico, mi sento a casa e la tristezza dei giorni passati lascia posto alla gioia nel riscoprire che tutti li mi vogliono bene
Durante il viaggio penso ai nuovi incontri che la Madonna mi avrà riservato questa volta, perché è sempre stata così, ogni anno ogni volta che vado da Lei, incontro persone stupende a cui volere bene.
La prima giornata di questo pellegrinaggio trascorre quasi tutta in treno, e arrivati al Salus si hanno giusto le forze per arrivare in stanza , farsi una doccia e andare a dormire.
Il giorno comincia presto, 6.30 la sveglia, e la colazione, poi via x le varie funzioni della giornata.
Finalmente arrivo alla grotta e saluto Maria e anche quest’anno dico il mio “eccomi”, e porto a lei una preghiera, per tutti quelli che me l’hanno chiesta in questo pellegrinaggio, porto le mie pene, la mia amarezza per le delusioni ricevute dagli amici ultimamente.. e percepisco che lei mi è vicina, mi ascolta, sento quasi la sua mano sulla spalla, come a dire : - Ho capito-
Riparto serena, e arriva l’ora di cena, è qui che incontro la prima persona speciale di quest’anno: Don Lindo, 50 anni di missioni nel centro America, ora costretto a tornare in Italia per il diabete e un cancro, in carrozzina perché il diabete gli ha portato via un piede, u n cerotto sul naso per non fare vedere che gliene manca un pezzo, ma una luce negli occhi speciale,e una frase che mi colpisce – Appena mi riprendo, torno in missione- ; dentro di me penso,che è una grande persona, e che allora anche io posso realizzare la mia missione, il mio sogno.
Arriva poi il momento tanto atteso del flambeau, alla sera,alle 21; quest’anno so che sarà un po’ diverso, non c’è Renza, l’amica che di solito ogni anno spinge la mia carrozzina in quell’occasione, mi ha appena mandato un messaggio e allora le dedico la prima preghiera della serata.
Poi piano piano le fiaccole si accendono, e mi viene spontaneo cominciare a riflettere guardando questa piccola fiammella, e penso, che grazie a una prima persona che la accende, poi si possono accendere anche le altre, proprio come l’amore, perché l’amore è contagioso, se uno ama, porta anche le persone intorno a se ad amare,
Poi guardo la fiammella che trema e che vacilla, ma che però non si spegne mai, come la nostra speranza, che a volte è flebile, ma quando sembra che stia per spegnersi, si riaccende con più forza;e appena sento un po’ di freddo, avvicino la fiamma al mio viso e ne sento il calore, e penso, che una piccola fiamma può fare anche questo, riscaldare il nostro cuore ma anche il nostro fisico. E una volta riscaldati noi, possiamo trasmettere il nostro calore a tutto il mondo, creando così delle piccole fiammelle, che si propagheranno in tutto il mondo.
Questa riflessione mi prende talmente, che il rosario è quasi finito e mi ha accompagnato per un’ora con la sua dolce melodia.
Concludo con una preghiera
O Maria, fa che la fiamma del tuo amore, risieda nel mio cuore per sempre, e nei momenti bui fa che essa mi faccia Luce, fa che illumini il mio cammino e riscaldi il mio cuore.
Grazie.
E con questi pensieri vado a messa alla grotta, e li piango e ringrazio Lei, che risplende nella notte.
Passano i giorni e arriva un’altra sorpresa, alla funzione dedicata ai volontari e le volontarie del primo anno, una mano dolce e calda mi prende la sua…Claudio, non so perché, ma non riesco a lasciare questa mano, per 10 minuti, sento un qualcosa di inspiegabile, qualcosa di più forte, di trascendentale, che non mi permette di lasciarla.
Sento che è l’inizio di una nuova amicizia, speciale, sento che saremo amici per sempre e che forse mi farà un po’ da papà. Un altro dono speciale di questo pellegrinaggio.
Il terzo è quando sento alla messa internazionale, una domma che sta spingendo una carrozzina, dire al mio accompagnatore “ sono malata di cancro”, una lacrima scende e arriva fino alle mie labbra, la sento salata, guardo lei e le dico “complimenti” . E li capisco, che il volontariato si può fare sempre ,anche con una malattia, quella è la strada vera, anche se è la più faticosa, voglio che questo sia il mio cammino.
Capisco che a volte, dare non vuol dire dare solo materialmente, non vuol dire dare denaro, vuol dire dare se stessi con le proprie malattie e proprie miserie.
Si conclude qui il pellegrinaggio, riparto piu forte, e con qualche esperienza in più.
Sul treno nel viaggio di ritorno ripenso a quello che ho vissuto, a quello che ho lasciato a Lourdes e quello che ho portato con me, penso alla grotta liscia, ho poggiato le mie sofferenze e le sofferenze di i chi portavo nel cuore, sulla grotta resa liscia da milioni di mani sofferenti, penso che a Lei ho affidato il libro del Filo con scritto il mio sogno e allora Lei sicuramente lo leggerà.
E quando scendo dal treno trovo mia mamma, il suo abbraccio, dopo più di un anno e mezzo, dentro al mio cuore ringrazio la Madonna e chiedo a lei la forza di perdonarla, Le chiedo di perdonare me per i miei sbagli e di perdonare chi vive nel materialismo e non ha la forza di provare le emozioni che ho provato in questi giorni.
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sabato 11 ottobre 2008

ACR IL SANREMESE NOSTRI GEMELLI

Carissimi…

Vi alleghiamo il COMUNICATO STAMPA inrente alla ns Associazione Cycloper Onlus!





Anche quest’anno grazie alle giornate della sicilianità svoltesi nei giorni 14/15/16/17 agosto 2008 sul piazzale Carlo Dapporto di Sanremo, con il validissimo sostegno collaborativo dei Soci, dei Simpatizzanti e grazie alle numerosissime Persone accorse al TRADIZIONALE EVENTO eno-gastronimoco-culturale, tanto atteso dai SANREMESI e dai villeggianti, l’Associazione CYCLOPES ONLUS ha la possibilità e il piacere di donare in beneficienza la somma di € 2.000,00 a diverse associazioni locali, in particolare € 500,00 alla Pro Cive, € 500,00 all’associazione sportiva Santo Stefano al Mare, € 500,00 al centro tumori e infine € 500,00 al centro aiuto alla vita.



Oltre a queste donazioni l’Associazione Cyclopes, con la preziosa collaborazione della Caritas diocesana, la macelleria Marchese di Sanremo, la ditta Dolce Carollo, l’Impresa edile O.E.R.C. di Modica Filippo, altre Associazioni di volontariato come A.C.R. IL SANREMESE, e del comune di Sanremo che mette a disposizione il Palafiori per l’iniziativa, si sta impegnando a organizzare per il giorno di Natale un pranzo da offrire a un centinaio di persone meno abbienti, segnalate dalla Caritas, che avranno così l’opportunità di passare un gioioso e sereno Natale in compagnia.



Si segnala inoltre che dal 3 al 6 gennaio 2009 si svolgerà c/o il Palafiori di Sanremo l’evento internazionale Mare Nostrum dove saranno presenti ditte enogastronomiche e si terranno importanti convegni ed eventi culturali.



Il responsabile Stampa e Immagine il presidente dell’Associazione

Ketti Concetta Bosco Carmelo Cucinotta

Delfino-sk@libero.it cyclopes.sanremo@libero.it



Per le foto: http://ilsanremese.blogspot.com/

http://ccrilbaggese.blogspot.com/

http://acraccademiailbaggese.blogspot.com/
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per essere speciali, bisogna essere diversi
Fla

venerdì 3 ottobre 2008

AIUTATEMI

Cari amici e soci, qualcuno sa gia il casino, qualcuno no, ci sarà un'assemblea dove vi sarà tutto chiaro.
per prima cosa abbiamo subito una frode di 2mila euro, frode informatica. i carabinieri e la polizia postale stanno indagando su chi è stato e stiamo lavorando per il rimborso.
C'è anche un'altra cosa , o tante altre che non andavano.
1- una volta ho dato il cvv a walter, il mio amore, affinchè prelevasse cento euro dalla post pay del filo, quelli sono tornati, anzi x la precisione ne sono tornati 180 per il favore.
Ma gia qualcosa si era rotto la settimana prma, una litigata fatta perchè a detta dei miei collaboratori on andavo abbastanza dal parrucchiere, o non mi tenevo abbastanza, e a detta di questi avrei dovuto sottrarre dai fondi del filo una somma che mi consentisse di migliorare la mia immagine. Questo a me non è piaciuto, è stato come capire tutto di un colpo che eravamo due persone che stavamo lavorando non per un obiettivo comune.
Io penso che la gente debba sostenere ilfilo creativo, non per come porto i capelli, non se metto i pantaloni dei cinesi o quanto altro.
Penso che la gente debba sostenere il filo per quello che dico, per come sono, per come la penso.
Voglio restare la persona semplice, che rinuncia al paio di scarpe o al parrucchiere o a un vestito, per aiutare gli altri, e credo sia la mia missione.
Ho dato tutto agli altri, e va bene cosi, certo non va bene quando rinunci ai vizi tu e gli altri con i tuoi soldi lo fanno ma... è andata cosi.
Purtroppo era tutto sbagliato dall'inizio, ho sbagliato ad aprire un associazione onlus dando cosi tanto ai collaboratori, ho dato troppa fiducia e troppi soldi,ma era sbagliato, perchè erano soldi che la gente dava pensando che tutto andasse x il filo ma nn era cosi,una parte andava al filo e una parte andava per pagare chi lavorava con me,perchè, mi piaceva stare con lui, perchè gli voglio bene e perchè... sono fatta cosi, quando uno ha un problema mi viene da fare di tutto per risolverglielo anche se non si può.
Però dall'altro canto... ho dato per amore. anke seho dato troppo.
in realtà mi è piaciuto anche per qualche mezse andare in giro, concedersi una birra, e avere le coccole, avere un fratello, ma ho sentito un qualcosa di strano quando le cifre x questo "volontariato" erano troppo alte, e quando non bastavano nemmeno quellle alte.
Forse è giusto che se uno dedica 8 ore abbia dei soldi x un associazione, ma se uno dedica qualche ora avere uno stipendio erà sbagliato, ache perchè non siamo ancora unicef, e di impiegati ancor non abbiamo bisogno
Voglio restaresemplice e rinunciare a tutto per gli altri. dopo questi nove mesi devo ritornare la flavia di sempre, anche se qualcuno ha detto ke sono patetica e ipocrita.
non voglio passare x santa, ma mi piace f are quello ke faccio.
Ho ache io i miei vizi(walter)ma x quello almeno i soldi del flo non li spendo.
vi prego di aiutarmi e di fidarvi ancora di me, non so se la mia associazione si kiamera ancora filo. ma il sogno reata lo stesso. aiutare i disabili, aiutare chi soffre, avere un pulmino e magari ke lo guidi il mio amore. baci a tutti
Flavia